L’instancabile becchino
Carissimo/a history lover, buon momento!
Eccoci al sesto appuntamento con *Lo sapevi che – Far West*
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Stavo riflettendo e, alla fine, ho capito che fosse il caso di parlare anche del lavoro più antico del mondo: il becchino. 😉
Insomma, diciamo la verità, questi poveretti avevano/hanno sempre un gran da fare, ma nel Far West erano davvero impegnatissimi.
Nell’immaginario collettivo, quando si pensa al Far West non è propriamente la prima figura che viene in mente, eppure, era un elemento chiave della comunità pionieristica. (dove c’era e non solo)
Infatti…
Con il termine becchino si identifica un uomo che ha l’incarico di preparare, trasportare e seppellire i morti.
Per concludere, quindi, il becchino, anche se poco considerato, aveva nel West un lavoro molto impegnativo. Poteva essere un uomo della città o uno associato alla Legge, ma era pur sempre indipendente. 😂 (Preciso inoltre, che solitamente il becchino provvedeva al ritiro della salma, alla pulizia e alla vestizione della stessa prima del trasporto e della sepoltura.)
Tra gli attrezzi del mestiere figuravano:
Il cappello: per proteggersi dal sole e dalla pioggia. (quello nel West era un must)
Il carro: mezzo di trasporto della bara.
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#Curiosità
Solitamente i cadaveri venivano seppelliti nel cimitero cittadino che, di norma, era esterno alla zona abitata, tuttavia, qualora non ci fosse una zona preposta, i corpi erano seppelliti sulla strada soggetta a traffico, in modo che il passaggio dei mezzi con animali annessi, assestasse il terreno e proteggesse le salme.
Nel caso in cui ci fosse un morto al di fuori delle zone abitate, dove non operava il becchino, la sepoltura era a carico dei parenti o dei conoscenti più prossimi e avveniva in una zona isolata. A volte, per proteggere la tomba e per segnalarla, veniva costruita una recinzione in legno oltre alla croce.
In un periodo più antico, nel sud Italia, esisteva ‘o schiattamuort. Un aneddoto risalente dall’epoca medievale in Eboli (SA), accorda a quest’uomo un compito particolare. I cadaveri, prima della sepoltura, venivano portati nella cripta della chiesa di San Francesco (anche in altre, ma io ho visitato questa) per essere bucati (schiattati) con dei ferri appuntiti, al fine di far uscire tutti i liquidi dal corpo. Da questo procedimento pese il nome la figura dello Schiattamuort (bucatore del morto) che oggi è notoriamente conosciuta come becchino o beccamorto.
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